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“Nel ventre dell’universo” di Cristina Renna – Laventicinquesimaora 2018

    “Nel ventre dell’universo” di Cristina Renna – Laventicinquesimaora 2018

    Uno dei racconti finalisti dell’ultima edizione de «Laventicinquesimaora».

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    La specie umana aveva dovuto attendere 2437 anni, prima che il proprio sguardo, atavicamente sornione, avesse la possibilità di approdare a quella sbalorditiva rivelazione cosmologica.

    La missione “Occhio di Dio” avrebbe avuto inizio alle 23 del 1 dic. 3170, al cospetto di miliardi di spettatori. Solo per un breve lasso di 25 ore, grazie a una particolare congiunzione di spazi intersiderali, sarebbe stato possibile per 5 terrestri oltrepassare i limiti della Via Lattea. Il susseguirsi delle loro gesta, viaggiando al doppio della velocità della luce, grazie al noto codice binario, avrebbe raggiunto occhi e orecchie dell’intero geoide.

    1 dic., h. 23: 3-2-1. Decollo del razzo “Non Plus Ultra” dalla S.S.I. “Strastellar”. Questo enorme passo per l’umanità è reso possibile solo grazie a “Perletto, il materasso perfetto”. Tutto secondo i piani stabiliti. Parametri conformi.

    2 dic., h. 00.20: incuneamento nel lasso di deformazione spazio-temporale dimentico di Kronos e superamento dei confini galattici. Turbolenze sotto controllo.

    H. 00.55: dati indecifrabili, i monitor sembrano tracciati. Si percepisce debolmente la voce di un galattonauta: riferisce di un’atmosfera densa e carica di gas, prevalentemente fosgene.

    H. 1.40: miglioramento nella ricezione delle immagini: a una prima analisi sembrerebbe che il razzo sia in un condotto tubolare, con sporgenze simili a villi. L’equipaggio effettua prelievi per capire di che materiale sia fatto il canale.

    H. 2.15: si appura che il tunnel, è così composto: 70%policlorobifenili, 0,01%bisfenolo, altro non identificabile.

    H. 2.47: rilevamento di movimenti spasmodici del cunicolo, con fasi di contrazione e rilasciamento a intervalli di 2 min. e 35 sec.

    H. 3.52: attenzione! dopo più di un’ora di insistenti turbolenze, sono ora visibili strane creature fagocitanti aria compressa, enormi batteri… Che succede? C’è un gran fermento! Connessione out! zzzzzz

    Li abbiamo persi! Rispondete galattonauti! Procedura d’emergenza! Rientro immediato!

    I minuti, le ore passavano con l’inerzia di secoli. Non poteva essere fallita così miseramente una missione progettata da anni; ogni dettaglio valutato scrupolosamente.

    Ma proprio mentre gli astanti si apprestavano a elaborare il lutto, avvenne l’inaspettato.

    H. 20.13: galattonauti rispondete! Qui Strastellar! Un attimo… gli anemometri rilevano dati insoliti: la velocità del vento cresce con una rapidità pari a 2*∞π/min.: se continua così assisteremo al peggior disastro dall’era del Sapiens.

    H. 21.24: vento a 586 km/h ed è ancora in aumento! Molti gli edifici rasi al suolo, una tragedia! Il Consiglio Geodetico si riunisca immediatamente per stabilire il da farsi! Cittadini, rifugiatevi nei locali sotterranei!

    H. 22.30: velocità eolica assestata sui 490 km/h. Bisogna riprendere il controllo della situazione! Qualcosa di sospetto sui monitor: oggetto in avvicinamento a gran velocità. Secondo i calcoli dovrebbe impattare, approssimativamente tra un’ora, in zona mare dei Patrassi/coste della Frinacia.

    H. 22.55: nonostante la pressione del vento, ora rileviamo più distintamente le fattezze dell’oggetto in questione… ma è il “Non Plus Ultra”!

    Il C.S.G. si recava sul luogo previsto per la collisione, sfidando il vento irriverente.

    H. 23.45: eccolo, lo vediamo! “N.P.U.” all’orizzonte! Preparare i mezzi di soccorso!

    H. 23.54: impatto avvenuto, per fortuna in mare. Verificare subito le condizioni dei galattonauti.

    H. 23.58: calma di vento, alle sue spalle un panorama di desolante devastazione.

    H. 23.59: forzatura del portello del razzo. Galattonauti siete vivi? Cosa c’è all’indomani della Via Lattea?

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