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Forse non tutti sanno che… a Belleville esistono dei corsi avanzati

    Ma di che argomenti trattano? Come vi si accede? E, soprattutto, in che cosa un corso avanzato si differenzia da un corso “normale”?

    A raccontarlo in questa breve intervista sono Giulia Caminito, Chiara Strazzulla e Luca Briasco, docenti dei corsi avanzati dedicati rispettivamente alle storie di famiglia, al genere fantasy e alla letteratura crime.

    Buona lettura!

    1. Che genere di lavoro si fa in un laboratorio avanzato e in che cosa si differenzia da quello tipico di un corso “normale”?

    GIULIA CAMINITO – docente dei corsi base e avanzato “Ritratto di famiglia” e “Il mestiere dell’editor”

    Il laboratorio avanzato è riservato a chi ha frequentato il corso base: accoglie un numero ridotto di alunne e alunni e ha un taglio decisamente pratico, improntato alle esercitazioni di scrittura o di editing. Avendo precedentemente acquisito conoscenze di ordine sia teorico che pratico, i partecipanti possono procedere a un lavoro più intenso e mirato. Nel caso dei laboratori di scrittura, si segue passo passo lo sviluppo del testo, lavorando di fino sulla scaletta, l’organizzazione dei capitoli, i personaggi e le ambientazioni, l’individuazione e la selezione dei materiali di ricerca necessari alla scrittura e sulla stesura dei primi capitoli, nonché sulla scelta del finale e dell’obiettivo, se così vogliamo chiamarlo, del romanzo (o del racconto). Nel laboratorio avanzato di editing, invece, ci si allena a intervenire sui testi mettendo alla prova le tecniche apprese nel corso base.

    CHIARA STRAZZULLA – docente dei corsi base e avanzato “Mondi immaginari. Scrivere un fantasy”

    Nel laboratorio avanzato, il docente è una ‘guida’ che si incarica di proporre spunti di riflessione e idee da sviluppare, ma il vero focus del lavoro sono i testi degli allievi. Gli studenti possono condividerli con i compagni, ricevendo da essi e dall’insegnante un feedback più dettagliato e un’attenzione maggiormente personalizzata rispetto a quanto avviene in un corso base.

    LUCA BRIASCO – docente dei corsi base e avanzato “Le regole del giallo”

    Il laboratorio avanzato tralascia per quanto possibile le riflessioni teoriche sulla scrittura (che nel caso del mio corso, legato a uno specifico genere letterario, hanno un peso non irrilevante) e consente ai partecipanti di sottoporre al confronto con il gruppo e con il coordinatore i propri testi, e di ricevere critiche, incoraggiamenti, osservazioni mirate. Personalmente, mi limito a coordinare la discussione, mantenendo al contempo un rapporto diretto con tutti i partecipanti e leggendo e commentando in privato i loro testi.

    2. Che ruolo ha il gruppo in un laboratorio avanzato?

    GC: Il gruppo è sicuramente più stretto e più coeso. In un corso avanzato ci si avvicina di più e ci si confronta maggiormente: ci si conosce dal corso base seguito in precedenza e ci si appoggia nel nuovo percorso. Anche il rapporto con l’insegnante per forza di cose si fa più personale e approfondito.

    CS: Il gruppo rappresenta il motore e la risorsa più importante del laboratorio avanzato. il numero ridotto di allievi consente infatti a tutti di presentare il proprio lavoro durante ogni lezione e di ricevere i commenti dei compagni e del docente.

    LB: Il ruolo del gruppo è assolutamente fondamentale. Essendo convinto da sempre che chiunque decida di affrontare in modo consapevole un progetto di scrittura debba essere in primo luogo un lettore forte e formato, ho scelto deliberatamente di fare del gruppo il luogo di confronto privilegiato per ogni autore. Ho pertanto articolato il laboratorio in sessioni con cadenza quindicinale: i testi che di volta in volta vengono esaminati e discussi sono messi a disposizione dei partecipanti con il massimo anticipo, al fine di permetterne una lettura ragionata. L’andamento degli incontri del laboratorio mi ha dato ampie conferme della efficacia di quest’impostazione: alla discussione partecipano tutti, e i suggerimenti che emergono durante il dibattito vanno a confermare e anche a integrare le osservazioni che io stesso formulo sui testi, e che comunico personalmente agli autori.

    3. Raccontaci uno dei progetti che stanno prendendo forma nel laboratorio e come si è modificato nel corso del tempo.

    GC: Dal laboratorio avanzato sul romanzo familiare sono emersi sei progetti molto diversi tra loro, tutti dedicati alla memoria della propria famiglia: dai bisnonni amanti della natura e riletti in chiave ecologista contemporanea, alla storia di una locanda che ha cambiato uso nel corso dei secoli; dalla vita di dieci sorelle nella Napoli del secolo scorso fino alla formazione di una militante femminista segnata dal rapporto con una madre difficile. Sono molto orgogliosa del percorso fatto da tutte e sei le mie allieve. Le ho viste crescere nella consapevolezza e nella scrittura, trovare lo stile giusto e appassionarsi alla ricerca dei materiali familiari. Credo che alcuni di questi progetti abbiano buone speranze di essere pubblicati una volta finiti e che alcune delle partecipanti siano sbocciate soprattutto in questa seconda fase del lavoro.

    CS: Il laboratorio avanzato di Mondi Immaginari ha portato alla nascita di molti bei progetti. Sono rimasta in contatto con alcuni dei miei studenti che hanno seguito il corso avanzato ed è stato estremamente interessante vedere i loro lavori crescere ed evolversi nel tempo. Tra quelli che mi hanno più colpito cito il progetto di una studentessa che al laboratorio aveva portato l’idea di un romanzo fantastorico sulla falsariga di Romeo e Giulietta: nel corso delle lezioni, l’orizzonte del progetto si è espanso fino a giungere al concept di uno ‘Shakespeareverso’ basato sulle opere di Shakespeare e sulle ‘regole magiche’ che queste contengono. Al momento l’autrice pensa a una dilogia, con il primo volume in stesura e il secondo già delineato in termini di trama e personaggi, e con la possibilità, in futuro, di raccontare altre storie ambientate nello stesso setting.

    LB: I progetti discussi e analizzati nel corso del laboratorio vengono da lontano: tutti i partecipanti avevano seguito in precedenza la prima o la seconda edizione del mio corso “Le regole del giallo”, e in quella sede avevano già presentato una prima versione del loro testo. Alla verifica dello stato di evoluzione dei vari progetti saranno dedicate le ultime due sessioni del laboratorio, cui seguirà un terzo incontro che sarà offerto gratuitamente ai partecipanti a distanza di due o tre mesi.

    Se hai frequentato un corso di base a Belleville e desideri maggiori informazioni sull’attivazione di un corso avanzato manda una mail a info@bellevillelascuola.com.

    Redazione Belleville