Mix tape: si chiamavano così le musicassette che gli amici si scambiavano negli anni Ottanta, mixando artisti e brani secondo il gusto e l’umore. Nelle “Mix tape” di Belleville un ospite ogni volta diverso consiglia i libri, le riviste, i podcast, i dischi, i film che più lo hanno appassionato e ispirato.
Questa settimana tocca a Irina Zucca Alessandrelli, storica dell’arte e curatrice della Collezione Ramo, che al nostro invito ha risposto così:
Film: Belfast di Kenneth Branagh (2022).
Un film che aspettavo da tempo, un capolavoro, la quintessenza di come andrebbe immaginato un film. Raffinato il passaggio dai minuti iniziali a colori nella città di oggi al bianco e nero della storia ambientata negli anni Sessanta. Da non perdere per capire quanto può essere importante e di grande nutrimento un film.
Album: Blunderbuss di Jack White (2012).
La colonna sonora degli ultimi dieci anni della mia vita. Audace, unico, rivoluzionario come tutto quello che inventa Jack White. Impossibile non urlare e dimenarsi ascoltandolo. Al concerto a Londra mi sono trovata nel Carnegie Hall che si sollevava da terra dall’entusiasmo.
Saggio: Gesù predicava ai bradipi di Don Paolo Alliata (Ponte alle Grazie, 2021).
Un libro formidabile, fresco e divertente scritto da un prete intellettuale e raffinatissimo letterato. Le parabole sono state l’invenzione della cristianità, per parlare a tutti e far riflettere sulla grande rivoluzione dell’amore. I discepoli emergono spesso come, tonti, ottusi e lenti nel capire il loro Maestro. Un po’ come noi oggi di fronte alla religione cristiana che non conosciamo e nei cui confronti facciamo il pieno di stereotipi.
Serie Tv: Volevo fare la rockstar di Matteo Oleotto (2019 – presente).
Una serie italiana, ambientata nei dintorni di Gorizia, con un insuperabile Giuseppe Battiston dimagrito nell’ultima stagione ma sempre rigorosamente arruffato. Da vedere per reagire alla colonizzazione delle serie americane che ci spengono le coscienze e ci appiattiscono sempre sugli stessi status symbol. Viva il Friuli Venezia Giulia e le voci fuori dal coro!
Mostra: OUT OF ORDER. The Collages of Louise Nevelson alla Fondazione Marconi di Milano fino al 29 luglio.
Una personale di una grande artista, ancora poco conosciuta in Italia, nata a Kiev all’inizio del secolo scorso poi trasferitasi a New York. Da non perdere i tre piani dei suoi assemblages e collages con materiali di recupero. Da omaggiare la sua audacia nel fare un lavoro con gli scarti in grande anticipo. Lavori potentissimi che superano ogni genere e sono oggi più che mai attuali. Chapeau anche al papà Marconi che li ha comprati mezzo secolo fa quando nessuno li considerava.
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