In questa prima lezione inquadreremo la professione del ghost-writer all’interno dell’ecosistema editoriale. Circoscriveremo l’ambito delle sue mansioni e metteremo a fuoco le competenze di cui un buon ghost-writer non può fare a meno. Infine, ci concentreremo sui diversi tipi di contesto e di committente con i quali il ghost-writer può trovarsi ad avere a che fare.

Per un ghost-writer, scrivere è in molti casi la punta dell’iceberg di un intenso lavoro di interviste, con-divisione e brainstorming a tu per tu con l’autore. In questa lezione ci occuperemo di analizzare i “dietro le quinte del testo”, partendo dalla caccia alla storia da parte della casa editrice (lo scouting), passando per il primo contatto con l’autore e la stesura della scaletta, per arrivare alla prima prova di scrittura e via via fino alla consegna del testo completo. Metteremo a fuoco alcuni dei possibili ostacoli che si incontrano lungo il cammino: come si affronta il lavoro di mediazione tra autore e casa editrice? Come ci si comporta in caso di mancata consegna o ritardi da parte dell’autore? Qual è il modo più chiaro e corretto di proporre gli interventi sul testo? Partendo da questi spunti, costruiremo la nostra cassetta degli attrezzi per strutturare le basi del lavoro di ghost-writing.

Dalle serie TV in streaming ai romanzi nati su Wattpad, il teen drama è uno dei generi di maggior successo in questo momento anche in libreria. E quando il mercato editoriale chiama, il ghost-writer risponde. Ma quello dei ragazzi è un pubblico esigente, non facile da capire e da “agganciare”. Come si crea una storia a misura di giovane lettore o lettrice? Come si trova il giusto tono di voce? Quali sono i vantaggi di una narrazione in prima persona? E: un ghost-writer si limita a sviluppare l’idea dell’autore o ha voce in capitolo in fatto di ideazione, struttura, stile? In questa lezione delineeremo le specificità del genere YA, per comprendere cosa significa e cosa comporta scrivere per ragazzi. Infine, partendo da una nota case history, punteremo i riflettori sul vasto mercato dei libri firmati dagli influencer.

Anche nella saggistica divulgativa, dove almeno in teoria “non c’è nulla da inventare”, il ghost-writer mette in campo competenze autoriali ogni volta che va alla ricerca di contenuti, verifica dati e fonti, aiuta l’autore a tradurre la propria competenza in un linguaggio e in un tono godibili e accessibili a un pubblico generalista. Ma non esiste solo la divulgazione, e non esistono solo autori e autrici davvero esperti del tema di riferimento. In questa lezione, esploreremo i vari scenari, generi e format del ghost-writing nell’ambito della non fiction.

Le complicazioni di un amore difficile o di una malattia; il percorso umano, tra cadute e riscatto, di un grande dello spettacolo o dello sport; la vita di un’artista sospesa tra passione creativa e fragilità: i motivi per scrivere, commissionare e/o pubblicare un libro autobiografico sono moltissimi e vari. Non sempre, però, il protagonista di una storia ha gli strumenti (e il distacco necessario) a coglierne fino in fondo i significati, le chiavi di lettura e il potenziale pubblico di riferimento. In questa lezione discute-remo gli approcci che consentono al ghost-writer di individuare il nocciolo di una storia. Introdurremo inoltre un genere del tutto differente e sempre più diffuso, la scrittura di libri tratti da programmi fiction e non fiction. Infine, assegneremo l’esercitazione il cui esito sarà commentato e discusso nell’ultima lezione: i partecipanti si cimenteranno nella scelta di un personaggio, nella costruzione di un concept e nella scrittura dell’incipit di un libro di un genere a scelta tra non fiction, narrativa, biografia e novelization.

Il ghost-writing può essere una passione, ma è comunque un lavoro. Per destreggiarsi nella giungla di contratti, inquadramenti (lavoro autonomo o cessione di diritto d’autore?), contributi (ahi) e fisco (argh!) occorre prepararsi e sapere tante cose. Se improvvisiamo, contando sul buon cuore di chi ci offre un incarico, rischiamo di finire come un celebre personaggio di Kafka: artisti sì, ma del digiuno.

La lettura e il commento delle esercitazioni individuali offrirà a tutta la classe l’opportunità di discutere nel concreto l’efficacia di un’idea portante e degli strumenti retorici e stilistici necessari ai diversi generi.