Scrivere con i grandi – Concorso
Inventa un racconto con Dickens, Fitzgerald, Flaubert e Tolstoj e vinci un corso alla scuola Belleville, di sera o di sabato
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La scuola di scrittura Belleville ha indetto un piccolo concorso letterario, il cui vincitore si aggiudicherà un corso serale o di sabato per un valore di 450 euro. Belleville ha raccolto alcuni brani di classici della letteratura, li ha messi in fila lasciando lo spazio perché si possano collegare costruendo un racconto di senso compiuto. Il limite massimo, citazioni comprese, è di settemila battute spazi inclusi. I racconti devono essere consegnati all’Open Night che si terrà sabato 19 gennaio 2019 tra le 17 e le 22 nella sede della scuola Belleville, a Milano, in via Poerio 29 (qui c’è la pagina dell’evento su Facebook).
Durante l’Open Night sarà possibile avere informazioni sulla prima edizione di Scrivere di sabato che partirà a febbraio, e sulla terza edizione di Scrivere di notte, che comprende corsi di Scrittura, Editing, Giornalismo (con il Post) e Copywriting. Ci saranno alcuni dei nuovi insegnanti (Giorgio Fontana, Letizia Muratori, Gianni Biondillo, Michele Dalai, Ester Armanino, Riccardo Cavallero, Alberto Rollo) insieme a molti dei vecchi (Luca Sofri, Marcello Fois, Stefano Izzo, Laura Cerutti, Cristina Tizian).
Collegate i seguenti brani in modo da comporre un racconto letterario di massimo settemila battute, spazi inclusi:
Guardò il cielo. Anche il cielo era altrettanto magico quanto la terra. Il cielo si era schiarito e al di sopra delle vette degli alberi correvano rapide delle nubi che sembrava volessero coprire la terra. A volte sembrava che stesse schiarendo, mostrando il cielo nero e pulito. A volte sembrava che quelle macchie nere fossero nuvolette, a volte sembrava s’innalzasse alto, altissimo sopra la sua testa; a volte invece si abbassava al punto che sembrava poterlo toccare con una mano…
… Alcuni di loro, che erano già arrivati, giocavano a biglie sul lastricato del cimitero. Altri, a cavalcioni sul muricciolo, agitavano le gambe falciando con gli zoccoli i grossi ciuffi d’ortica spuntati tra la breve cinta e le ultime tombe…
… Giunto all’angolo con la via del giorno prima, vi si affacciò con un’ansia tormentosa, guardò quella casa… e subito distolse gli occhi…
… L’appartamento era all’ultimo piano: un piccolo soggiorno, una piccola sala da pranzo, una piccola camera da letto e un bagno. Il soggiorno era pieno fino alle porte di mobili decisamente troppo grandi, rivestiti di gobelin, per cui muoversi significava inciampare di continuo in scene di dame a passeggio nei giardini di Versailles. Il solo quadro era una fotografia troppo ingrandita, che rappresentava una gallina seduta su una roccia sfocata…
… «È opera di un pazzo furioso» (…) «Di qualche matto scappato da un manicomio nei dintorni»…
… Il vecchio incassò sorridendo il denaro e, subito, trasse di tasca un grosso sigaro che accese e fumò con grande voluttà…
… Anche la nebbia e il buio erano svaniti, visto che si era ora in un freddo e limpido pomeriggio invernale e la neve ricopriva il terreno…
… Molte cose importanti, di quelle a cui più specialmente si dà titolo di storiche, erano accadute in questo frattempo.
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Opere citate in ordine di apparizione:
Lev Tolstoj, Guerra e Pace
Gustave Flaubert, Madame Bovary
Fëdor Dostoevskij, Delitto e castigo
Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby
Edgar Allan Poe, I delitti della Rue Morgue
Italo Svevo, La coscienza di Zeno
Charles Dickens, Canto di Natale
Alessandro Manzoni, I promessi sposi
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