Se c’eravate, non occorre che ve lo raccontiamo: date un’occhiata alle foto, semmai; giocate a cercarvi tra il pubblico, scriveteci che cosa vi è parso del nostro piccolo festival – cosa vi è piaciuto, cosa cambiereste e chi vorreste vedere o rivedere l’anno prossimo (sì, stiamo già pensando alla seconda edizione). L’indirizzo a cui inviare le vostre impressioni è direzione@bellevillelascuola.com.
Se invece non c’eravate, non sarà facile evocare qui l’atmosfera rilassata eppure elettrica dell’EastRiver, il suo mutare di ora in ora in ora insieme alla luce, il via vai e la concentrazione, il verde delle piante, la curiosità diffusa, il bello delle facce e dei corpi finalmente presenti, il piacere delle chiacchiere nonostante il caldo. E ancora: l’esercizio di eternità proposto a sorpresa da Francesca Pennini, l’operazione di fecondazione poetica del reale messa in campo da Tiziano Scarpa, il garbo e la competenza di Marco Motta, il penetrante scintillio delle “intelligenze divergenti” di Stefano Mancuso e Laura Tripaldi. E, il giorno dopo, la schiettezza di Björn Larsson nel raccontare il mare e le sue storie; la passione di Vincenzo Latronico e Nicoletta Vallorani per la letteratura e il pensiero di Ursula K. Le Guin, le riflessioni in tema di divulgazione e informazione di Agnese Codignola, Fabio Deotto, Leonardo Bianchi e Annalisa Camilli. Nel finale, la statura letteraria e morale di Amitav Ghosh ha brillato nel confronto con la sottigliezza della sua storica traduttrice, Anna Nadotti.
Insomma, se non c’eravate, peccato: ci sarebbe piaciuto incontrarvi, condividere con voi un’esperienza per noi tanto ricca. Speriamo di vedervi nel futuro, l’anno prossimo, a 2084.