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Cose che capitano
13>19 novembre 2017
(Oltre ai nostri incontri a Bookcity: Michela Murgia che legge i racconti di TYPEE e Cento false partenze di Francis Scott Fitzgerald)
Per iniziare, una cosa che capita in tutta Milano: a BOOKCITY 2017 ci sono, tra gli altri, Eva Cantarella e Fabio Genovesi, Helena Janeczek e Paula Hawkins, Shady Hamady e Franco La Cecla, Antonio Moresco con le sue Fiabe e Geoff Dyer con Sabbie bianche: l’autore racconta ad Andrea Gentiledel rapporto tra “immagini del reale e fantasmi dell’immaginazione” (sabato 18 novembre, ore 12.00, Castello Sforzesco – Sala Viscontea). Dyer sarà poi a Torino, Bologna e Roma (20, 21 e 22 novembre).
Sempre a Bookcity Ambrogio Borsani, docente di scrittura e copywriting a Belleville, presenta L’arte di governare la carta(Editrice Bibliografica 2017), ovvero regole e ossessioni delle librerie di casa. L’incontro è legato al corso di Bibliografia tenuto all’Università degli Studi da Roberta Cesana, Giorgio Montecchi e Pier Luigi Vercesi (giovedì 16 novembre, ore 12.30, via Festa del Perdono 3 – Aula 517).
Cose che capitano altrove: a Bologna debutta lo spettacolo Rosa Conchiglia di Magdalena Barile, che insegna scrittura per il teatro alla Scuola annuale di Belleville (sabato 18 novembre, ore 21.00, Teatro Biagi D’Antona – Castel Maggiore, via La Pira 54).
Simona Vinci presenta Parla, mia paura con Eraldo Bandini alla Biblioteca Classense di Ravenna (mercoledì 15 novembre, ore 18.00, via Baccarini 3).
Ancora a Milano, Nikolas Butler parla dei romanzi Shotgun lovesongs e Il cuore degli uomini pubblicati da Marsilio (mercoledì 15 novembre, ore 17.00, Libreria Verso – Corso di Porta Ticinese 40). Alla Libreria Centofiori, invece, Maria Teresa Brolis racconta Storie di donne nel Medioevo (Il Mulino 2016) con Franco Cardini (martedì 14 novembre, ore 18.30, Piazzale Dateo 5).
Per chiudere, cose che capitano ai poeti: alla rassegna Traducendo a cura di Bezzecca Lab, Fabio Cremonesi eAnna Ruchat raccontano Christine Lavant, nata in Carinzia nel 1915. Di lei Thomas Bernhard scrisse: «La nostra poetessa è tra le più interessanti e merita di essere conosciuta nel mondo intero. La Carinzia che rende malinconici, privi di spirito, lontani dal mondo ed estranei a esso, è stata fatale per le due sorelle nella poesia, Bachmann e Lavant», ma «è da questa Carinzia terribile e priva di spirito che le due poetesse sono nate» (domenica 12 novembre, ore 18.30, Bezzecca Lab – via Bezzecca 4).
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