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La fine del soggetto

16,00 

Come inseguire una storia senza conoscerla.

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Docente
Umberto Contarello
Durata
73 minuti
Modalità
Streaming video

La sceneggiatura è un lavoro costante e metodico, contraddistinto da limiti sia creativi che produttivi. Ma scrivere vuol dire anche abbandonarsi a un’emozione o a un gesto intravisto per caso, mettere in una storia ciò che amiamo, che ci rispecchia e che accende la nostra immaginazione. Umberto Contarello, scrittore e sceneggiatore – tra gli altri – di La grande bellezza e Loro di Paolo Sorrentino – riflette sulla possibilità di lasciarsi ispirare da un’istantanea, da un sogno o una fantasticheria per tradurli, attraverso la forza evocativa di parole e immagini, nel proprio mondo narrativo.

 

Sommario

La sceneggiatura: un lavoro costante. La narrazione come ordine virtuale. Lo scrittore che sa tutto non si diverte. Supporre, non dire. Laboratorio: dall’emozione alla scena. L’arte del giustapporre. Mettere nei film che le cose che ci piacciono. Non cercare le risposte, scrivi le domande. Due esempi: Il tempo dei gitani di Emir Kusturica e Loro di Paolo Sorrentino. Scegliere le parole.

Docente

Umberto Contarello

Scrittore e sceneggiatore. Ha scritto con Paolo Sorrentino La grande bellezza, premio Oscar 2018. Ha lavorato anche con Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Carlo Mazzacurati, Michele Placido, Francesca Archibugi, Gianni Amelio. Nel 2012 ha vinto il David di Donatello per la sceneggiatura di This Must Be the Place di Paolo Sorrentino.

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