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La fine del soggetto

16,00 

Come inseguire una storia senza conoscerla.

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Docente
Umberto Contarello
Durata
73 minuti
Modalità
Streaming video

La sceneggiatura è un lavoro costante e metodico, contraddistinto da limiti sia creativi che produttivi. Ma scrivere vuol dire anche abbandonarsi a un’emozione o a un gesto intravisto per caso, mettere in una storia ciò che amiamo, che ci rispecchia e che accende la nostra immaginazione. Umberto Contarello, scrittore e sceneggiatore – tra gli altri – di La grande bellezza e Loro di Paolo Sorrentino – riflette sulla possibilità di lasciarsi ispirare da un’istantanea, da un sogno o una fantasticheria per tradurli, attraverso la forza evocativa di parole e immagini, nel proprio mondo narrativo.

 

Sommario

La sceneggiatura: un lavoro costante. La narrazione come ordine virtuale. Lo scrittore che sa tutto non si diverte. Supporre, non dire. Laboratorio: dall’emozione alla scena. L’arte del giustapporre. Mettere nei film che le cose che ci piacciono. Non cercare le risposte, scrivi le domande. Due esempi: Il tempo dei gitani di Emir Kusturica e Loro di Paolo Sorrentino. Scegliere le parole.

Docente

Umberto Contarello

Scrittore e sceneggiatore. Con Paolo Sorrentino ha scritto la sceneggiatura di This Must Be the Place(Vincitore David di Donatello), La grande bellezza (Premio Oscar come miglior film in lingua straniera), Loroe la serie per Sky The Young Pope. Ha lavorato anche con Bernardo Bertolucci alla stesura della sceneggiatura di Io e te, e con Gabriele Salvatores, Carlo Mazzacurati, Michele Placido, Francesca Archibugi, Gianni Amelio.

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