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Che cos’è il realismo

16,00 

Il realismo si nasconde nei dettagli, che rivelano la faccia inquietante del reale.

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Docente
Walter Siti
Durata
51 minuti
Modalità
Streaming video

Che cos’è il vero in letteratura, e cosa lo distingue dal verosimile? Quand’è che una descrizione, una scena o un’intera opera possono definirsi “realistiche”? In questa videolezione Walter Siti affronterà il rapporto tra realtà e fiction dall’antichità fino ai romanzi dell’Otto e Novecento. Il realismo è un’illusione, deriva cioè dalle tecniche letterarie che lo scrittore impiega per conferire alla pagina un “effetto di realtà”. Attraverso una serie di esempi, Walter Siti introdurrà alcune di queste tecniche: l’importanza dei dettagli; l’uso dei nomi, dei dialoghi, delle descrizioni; la necessità di scrivere con distacco per raccontare le emozioni dei personaggi; l’utilizzo di una lingua che rifugga i luoghi comuni; la possibilità di rompere le convenzioni facendo della scrittura il trampolino verso un’altra realtà, che ci sveli qualcosa di noi stessi.

 

Sommario

Il realismo come tecnica letteraria. Lo scrittore-illusionista. Che cos’è il verosimile? Realismo vs abitudine. Un esempio: I Guermantes di Marcel Proust. Alzare l’asticella: l’escalation del realismo da Omero al Novecento. L’importanza dei dettagli. Oltre il velo del reale: la scrittura come trampolino. Non svelare i propri trucchi. Laboratorio (1): nomi, soprannomi, dialoghi. Laboratorio (2): distacco ed emozioni. Come scrivere una descrizione realistica. Il reale nell’irreale: da Dante a Kafka. Realismo vs luogo comune. L’arte della digressione

Docente

Walter Siti

Docente universitario in pensione, critico letterario e romanziere (e anche, come spesso si dice in tono d'accusa, intellettuale). Per Einaudi pubblica il primo romanzo, Scuola di nudo (1994, riedito da Rizzoli nel 2016), proseguendo nella stessa casa editrice con altre opere fino a Troppi paradisi(2006, 2015 Finalista Premio Bergamo). Nel 2012 arriva il primo romanzo per Rizzoli, Resistere non serve a niente(Premio strega, Premio Viareggio), cui seguono tra gli altri Bruciare tutto (2017), La natura è innocente. Due vite quasi vere (2020), e l'ultima opera I figli sono finiti (2024). È curatore delle opere complete di Pasolini per la collana I Meridiani di Mondadori, e su di lui ha scritto il saggio Quindici riprese (Rizzoli 2022). Le opere più recenti di saggistica sono C'era una volta il corpo (Feltrinelli 2024) e La fuga immobile. Lo strano caso della generazione Z(Silvio Berlusconi Editore 2025). Nato a Modena nel 1947, morirà probabilmente a Milano.

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