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L’obsoleto al contrario / Voltarsi indietro per capire il futuro. Il video dell’incontro

    Invenzione dell’alfabeto, invenzione della stampa, programmazione dei computer, nascita di internet: l’intelligenza artificiale è solo l’ultimo passo di un percorso che, secondo alcuni, ha origine insieme alla scrittura, e cioè nel momento in cui abbiamo cominciato a fissare i nostri pensieri su un supporto esterno.

    Mercoledì 3 aprile nella sede di Belleville, Walter Siti, Laura Tripaldi e Matteo De Giuli, moderati da Andrea Cristallini, hanno provato a immaginare l’impatto che l’evolversi dell’intelligenza artificiale avrà sulla delicata relazione tra umani e tecnologia. E hanno discusso le molte forme di creatività, in parte ancora inesplorate, destinate a restare inaccessibili a un algoritmo generativo.

    Buona visione!

    Sofia Zanderighi
    Matteo De Giuli

    Nato a Roma nel 1985, è senior editor del Tascabile. Dal 2017, insieme a Nicolò Porcelluzzi, cura MEDUSA, una newsletter sull'Antropocene e sui cambiamenti climatici e culturali che lo caratterizzano. Nel 2021 ha pubblicato, sempre con Porcelluzzi, Medusa. Storie dalla fine del mondo (per come lo conosciamo) (NERO Editions), un saggio narrativo che riprende e approfondisce i temi della newsletter. Ha collaborato  con Rai3 e Radio3 come conduttore e autore e ha scritto per varie riviste cartacee e online, tra cui National Geographic, Prismo e Il Venerdì di Repubblica.

    Laura Tripaldi

    Nata a Varese nel 1993, è scienziata e scrittrice. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienza e Nanotecnologia dei Materiali ed è autrice dei saggi Gender tech. Come la tecnologia controlla il corpo delle donne (Laterza 2023); Corpi ambigui. Sguardi, genere, tecnologia (Einaudi 2021) e Menti parallele. Scoprire l’intelligenza dei materiali (effequ 2020).

    Walter Siti

    Docente universitario in pensione, critico letterario e romanziere (e anche, come spesso si dice in tono d'accusa, intellettuale). Per Einaudi pubblica il primo romanzo, Scuola di nudo (1994, riedito da Rizzoli nel 2016), proseguendo nella stessa casa editrice con altre opere fino a Troppi paradisi(2006, 2015 Finalista Premio Bergamo). Nel 2012 arriva il primo romanzo per Rizzoli, Resistere non serve a niente(Premio strega, Premio Viareggio), cui seguono tra gli altri Bruciare tutto (2017), La natura è innocente. Due vite quasi vere (2020), e l'ultima opera I figli sono finiti (2024). È curatore delle opere complete di Pasolini per la collana I Meridiani di Mondadori, e su di lui ha scritto il saggio Quindici riprese (Rizzoli 2022). Le opere più recenti di saggistica sono C'era una volta il corpo (Feltrinelli 2024) e La fuga immobile. Lo strano caso della generazione Z(Silvio Berlusconi Editore 2025). Nato a Modena nel 1947, morirà probabilmente a Milano.

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