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Il poeta che legge di Francesco Targhetta/4

    Francesco Targhetta, scrittore e poeta italiano, dall’8 al 29 ottobre sarà il “Poeta che legge” su TYPEE: ogni appuntamento video, della durata di cinque minuti, sarà dedicato alla lettura e al commento di tre poesie, sulle quali Targhetta offrirà consigli, suggerimenti, spunti e approfondimenti di lettura.

    I capitoli precedenti sono qui.


    Capitolo 4


    Se Dio è minuscolo, di Laura Chiappuzzi

    Prego un dio personale
    che ogni tanto chiuda un occhio
    che mi guardi un po’ le spalle
    un dio terreno
    coi sandali sopra i calzini
    che cammini con me.

    L’ho trovato, una volta
    credo
    sotto un mucchio di stracci
    celava lì la sua onnipotenza
    e a guardarlo bene
    non gli somigliava neanche un po’.



    Credo in qualcosa che mi sfugge sempre, di Ocram

    Credo in qualcosa che mi sfugge sempre.
    Credo in questa luce di settembre,
    nel tempo che aggroviglia e non riesce
    a tenere insieme le memorie,
    le storie di chi entra e di chi esce.



    Come as you are, di Paolo Basso

    A Kurt

    Veni come ti pare
    vieni piangendo
    raccogliendo i ricordi
    su un piatto d’argento
    vieni a abbracciarmi
    fratello
    ti sento morire
    ti offro una dote
    di costole dure
    di schiene distese
    di scuse mancate
    e doppiezze infinite,
    sono scure le strade
    come brume sul mare.
    Vieni alla pace.

    Tag:
    Francesco Targhetta
    Francesco Targhetta

    È nato a Treviso nel 1980 e insegna lettere alle scuole superiori. Nel 2014 ha vinto il Premio Delfini e il Premio Ciampi (da cui la plaquette "Le cose sono due", Valigie Rosse, 2014). Il suo libro in versi "Perciò veniamo bene nelle fotografie" (2011 e 2019) è stato fra i tre finalisti del Premio Internazionale Flaiano per la narrativa opera prima e fra i cinque finalisti del Premio Carducci. Curatore della riedizione de "Gli aborti" di Corrado Govoni (2008) e autore della raccolta di versi "Fiaschi" (2009 e 2020), nel 2018 ha pubblicato la sua prima opera romanzesca tout court ("Le vite potenziali"), aggiudicandosi il Premio Selezione Campiello nello stesso anno.