Mix tape: si chiamavano così le musicassette che gli amici si scambiavano negli anni Ottanta, mixando artisti e brani secondo il gusto e l’umore. Nelle “Mix tape” di Belleville un ospite ogni volta diverso consiglia i libri, le riviste, i podcast, i dischi, i film che più lo hanno appassionato e ispirato. Un modo semplice ma bello per mescolare le curiosità, condividere le passioni.
Questa settimana tocca a Filippo Tuena, scrittore e storico dell’arte, che al nostro invito ha risposto così:
Rispondo volentieri, con qualche variazione, alle cinque domande del questionario Belleville. Il tema è: DIALOGHI.
Il libro – più che romanzo o saggio – che mi sento di consigliare è Tre anelli di Daniel Mendelsohn appena uscito da Einaudi. Lo consiglio assolutamente, almeno per le quindici pagine iniziali, a tutte le persone interessate allo scrivere. Peccato sia smilzo, appena cento pagine. Ma si può rileggere.
Lo spettacolo teatrale – vorrei ricordarne uno, di teatro tradizionale, che m’è parso il più interessante degli ultimi trent’anni: nel 1994-96, Massimo Castri mise in scena, una commedia per ogni anno, la Trilogia della villeggiatura. Ecco, Goldoni è un altro degli autori che chi ambisce a scrivere deve conoscere a menadito. Questo spettacolo, almeno le prime due commedie, è reperibile su YouTube.
Un balletto – anche questo del 1994, è Le Parc di Angelin Preljocaj. Lo vidi a Roma nel luglio di quell’anno, poco dopo la sua creazione. Anche di questo si trovano diverse versioni su YouTube. I tre passi a due possono essere un ottimo esempio di dialogo letterario.
Un museo – la Centrale Montemartini a Roma. All’interno di una centrale idroelettrica le sculture romane ritrovate negli scavi tra fine ottocento e inizi novecento a Roma dialogano con i macchinari mastodontici che producevano elettricità. Una visita imperdibile in un museo spesso vuoto, senza tanti turisti noiosi.
Una serie televisiva – non amo le serie televisive. Preferisco di gran lunga il format del cinema (100 minuti compatti, per intenderci). Però la serie turca Ethos, mi è sembrata notevole. Anche qui un dialogo serrato tra la Turchia ancestrale e quella moderna; tra donne diverse. Uomini piuttosto scialbi.
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