Mix tape: si chiamavano così le musicassette che gli amici si scambiavano negli anni Ottanta, mixando artisti e brani secondo il gusto e l’umore. Nelle “Mix tape” di Belleville un ospite ogni volta diverso consiglia i libri, le riviste, i podcast, i dischi, i film che più lo hanno appassionato e ispirato.
Questa settimana tocca a Chiara Bardelli Nonino, Photo Editor di Vogue Italia e L’Uomo Vogue, che al nostro invito ha risposto così:
Film: Shiva Baby di Emma Seligman (2020).
Sviluppato a partire da un corto, che in realtà era una tesi di laurea, Shiva Baby è il debutto alla regia di Emma Seligman, e lo trovate su MUBI. Immaginatevi una serie di personaggi scritti da Woody Allen, però scaraventati in una pièce di Yasmina Reza messa in scena in un teatro universitario americano, con quel che ne segue in termini di identity politics e compagnia bella.
A quel punto dovreste avere, più o meno, un’idea del film. Ok, detto così forse non fa molta voglia, ma vi assicuro che, nonostante la regia claustrofobica e la colonna sonora da horror, Shiva Baby è prima di tutto una commedia. Ambientato interamente durante una veglia funebre ebraica dove la protagonista – una studentessa universitaria in un momento di confusione profonda – incontra per caso il suo sugar daddy, il film è (anche) un perfetto esempio di come si possano affrontare argomenti pensosi senza suonare forzati o pedanti, ma anzi, facendo molto, molto ridere.
Comics: Strip 2.0
Nulla mi piaceva, da piccola, come rubare una pila di Linus dello zio e passare il pomeriggio a scoprire nuove strisce a fumetti. Ecco, ora le scopro su Instagram. La strip è uno dei pochi generi che funziona quasi allo stesso modo sul social – anche se il rito dell’impilare viene a meno. Forse le mie preferite sono Poorly Drawn Lines e False Knees. Entrambe con animali parlanti, entrambe ciniche e liriche al punto giusto.
Podcast: My Year in Mensa (2020) e Lolita podcast (2020-2021) di Jamie Loftus.
Jamie Loftus è una garanzia. Ascoltate prima My Year in Mensa, dove Loftus (autrice televisiva, comica standup e molte altre cose) racconta la sua breve esperienza dentro Mensa, l’associazione internazionale di individui con alto Quoziente Intellettivo al cui interno si annida parecchio altro – ad esempio, goffe correnti alt-right. Poi passate a Lolita podcast, una rilettura in chiave contemporanea e femminista del capolavoro di Nabokov, e della sua profonda influenza sulla cultura pop.
Account IG: @depthsofwikipedia
Non vorrei sembrare nostalgica, ma Depths of Wikipedia ha quel sapore gonzo e spensierato dell’internet primordiale. L’idea è talmente semplice da sembrare banale: un archivio curato delle cose più bizzarre presenti su Wikipedia – ma il risultato è delizioso. Si passa senza soluzione di continuità dal powerpoint karaoke alla danza di guerra delle donnole, dalle liste dei casi di isteria di massa a Andy, l’oca senza zampe. Insomma, piccole gioie quotidiane.
Brevi Saggi di Fotografia
La fotografia può insegnarci qualcosa, e in qualche caso addirittura a vivere? Se lo chiede Carmen Winant nel saggio visuale Instructional Photography pubblicato da Self Publish Be Happy. Dove, con meno parole possibili, cerca di mostrare il valore creativo e politico delle immagini “didattiche”, interrogandosi allo stesso tempo su quello della pratica fotografica in generale. Nel saggio Perché crediamo alle immagini fotografiche pubblicato da Johan&Levi, invece, David Levi Strauss parla della crisi di credibilità della fotografia nell’era dei deepfake: “Credere alle immagini è diventato un banco di prova sociale. Se non troviamo un modo di credere a ciò che ci mostrano, perdiamo la capacità di agire in società”. E in un mondo in cui le immagini sono forse il linguaggio più diffuso, la posta in gioco è enorme.
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