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Il secondo classificato al premio letterario Laventicinquesimaora.

    Tra il 3 e il 4 dicembre 2022 si è svolta l’ottava edizione del premio letterario “Laventicinquesimaora.” dedicato ai racconti brevi. Ciascuno dei partecipanti si è cimentato nella scrittura di un racconto di massimo 3.600 battute ispirandosi alla traccia: «Grand Hotel Italia. “Naturalmente i Grand Hotel sono sempre stati idee sociali, specchi impeccabili della società cui offrono i loro servizi.” (Joan Didion)».

    La giuria composta da Ginevra Lamberti, Francesca Cristoffanini, Giacomo Raccis e Michele Turazzi ha scelto i tre vincitori.
    Il secondo classificato è il racconto Annunci di Stefano Ficagna, premiato per il tono amaro e la capacità di ritrarre, attraverso il monologo interiore del protagonista, una società alienata e precaria, in cui il Grand Hotel diventa miraggio di una sicurezza impossibile da raggiungere.

    Questi i finalisti selezionati dalla redazione di Belleville:

    Liftboy di Fabio Rodda

    Grand Hotel di Stefania De Petris

    Rosa d’inverno di Alessandra Vergani

    Rosario di Andrea Massironi

    Gli scrittori dell’Eremo di Simone Paparazzo

    Vecchie estati di Enrica Trapani

    Il primo giorno di Gabriele Zauli

    ***

    Annunci

    Il mondo delle consegne è in mano ai sudamericani, così dicono, dicono così. Si richiede puntualità e capacità di problem solving, azienda leader nel settore logistico, maratona di reclutamento e contratti part-time, full-time, somministrazione con possibilità di assunzione diretta in azienda, ma poi prendono sempre loro. Eppure hai le capacità, ti piace guidare, il traffico non ti spaventa. Sai gestire lo stress? Sì, lo sai gestire.

    Guardi oltre il desk la figura in camicia impeccabile e sguardo serio e intento su qualcosa (uno schermo? Una lista di compiti? Quali misteri nasconde quella scrivania invalicabile?). Ha un aspetto tutto sommato piacente, ma non tanto da poter reggere il confronto col lampadario che intravedi nel salone appena oltre la hall. Quel lampadario vale più della tua vita. Lui ne è all’altezza? Pensi di no, così pensi. Nel CV, con una buona immagine di qualche anno fa, qualche chilo fa (lo puoi perdere se ti ci metti d’impegno, lo sai), potresti sembrare più preparato di lui. Ottimo standing, buona predisposizione al contatto con il pubblico, carattere solare: ce li hai. Conoscenza e utilizzo del pacchetto office, in particolare utilizzo di word ed excell: insomma, ma pure chi ha scritto l’annuncio ha messo tutto in minuscolo e una l di troppo in Excel. Puoi farcela.

    Hai quarantasette anni, un buco nel conto in banca, una voragine nell’autostima. Metà della vita l’hai passata a schiacciare un bottone, zero responsabilità, nessuna abilità richiesta, e ora che quel bottone non risponde né risponderà più ai comandi che cosa dice di te questo?

    La guardia giurata all’ingresso ti osserva da un po’. Cerchi di non osservarla a tua volta per non dare nell’occhio, più di quanto non dia nell’occhio un uomo di mezza età (non ancora, ancora no) nella hall di un albergo a cinque stelle, ormai lì da mezz’ora a guardarsi intorno (a studiare, studiare i dettagli del luogo di lavoro per fare bella figura nel caso rispondano sì alla richiesta di un colloquio per). Ma ti fai delle domande. Avrà davvero un diploma di scuola media superiore (tu sì)? Sarà davvero così flessibile e disponibile a lavorare su turni, anche notturni, da Lunedì a Domenica? Perché scuola media superiore non ha le maiuscole e Lunedì e Domenica sì? Cosa nasconde l’importanza dei giorni della settimana rispetto a un’istruzione ormai minima? E perché cazzo non ti hanno mandato all’università, o all’Università?

    Stai sudando. Non sudare. Qui c’è l’aria condizionata, è un ottimo ambiente di lavoro. Ben remunerato, speri. Contratto operatore multiservizio? CCNL settore turismo? Non ricordi. Cifre: 900, 1200, 1500, paga correlata all’effettiva esperienza del candidato. Esperienza in cosa? Esperienza chi?

    La guardia giurata si sta avvicinando. Pensa tu voglia il suo posto, pensa che tu abbia pregressa esperienza in analoga mansione nei servizi di piantonamento armato (non hai il porto d’armi ma hai fatto il servizio militare, potresti anche), pensa che tu voglia essere inserito in un’azienda giovane e dinamica come questa. Questa, sì? Sì, questa, e lui non ti vuole Qui. Lui non ti vuole nel Mondo del Lavoro, non più, mai più.

    Alzati dal divano in ecopelle morbidissima. Guadagna l’uscita (almeno quella, guadagnala). Attraversa le porte a vetri, ambientati nel caldo della metropoli, lascia l’aria condizionata a chi ne ha diritto. Allontanati ancora un po’. Ora sei a distanza di sicurezza, sì, lo sei. Prendi il cellulare, pensa al receptionist dietro al bancone, pensa a una carriera da Portiere Notturno Hotel *****. Puoi farlo? Certo che puoi. Candidati ora, aspetta. Spera.

    Stefano Ficagna

    Nasce a Novara nel 1979. Alcuni suoi racconti sono apparsi su riviste letterarie, uno ha vinto il concorso Romanzo Brevissimo (2021) indetto dalla casa editrice WoM e alcune microfinzioni sono state pubblicate nell'antologia multiperso (2022) di pièdimosca edizioni. Collabora col sito Read and play e dal 2020 gestisce il blog Tremila Battute, in cui pubblica racconti brevi ispirati da canzoni del panorama musicale indipendente.