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Il registro delle bugie di Nikita Bloom. Quattro domande a Angela Giammatteo

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    In occasione dell’uscita in libreria di Il registro delle bugie di Nikita Bloom (Mondadori ragazzi 2025), abbiamo chiesto a Angela Giammatteo, che a Belleville ha frequentato il corso Scrivere un libro per ragazzi con Beatrice Masini e Giordano Aterini, di rispondere ad alcune domande.

    Buona lettura!

    1. Descrivici la protagonista del tuo romanzo: chi è Bianca, detta Bibi, e che cosa la spaventa?

    Bianca è una ragazzina di tredici anni, moto arguta per la sua età, che vive sola con sua madre, Nikita Bloom. Il loro è un rapporto strettissimo in cui i ruoli spesso si confondono ed è lei a doversi prendere cura di una madre troppo esuberante. Come spesso accade nei rapporti d’amore ambivalenti, la più grande paura di Bianca è proprio quella di essere abbandonata da Nikita. Cosa che, nella prima pagina del romanzo, puntualmente accade.

    2. Ogni capitolo corrisponde a una bugia detta da Nikita Bloom, la madre di cui Bibi va alla ricerca: parlare di verità – e soprattutto di bugie fantasiose e anche un po’ folli – quali temi ti ha portata a esplorare?

    Le bugie di Nikita Bloom sono il valzer attorno al quale ruota la storia: a volte incredibili, a volte paurose, a volte innocue ma altre dolorose. I contorni restano indefiniti perché ciascuna contiene a suo modo una punta di verità. Il tema che emerge è l’amore in tutte le sue sfumature migliori e peggiori: l’affetto, l’egoismo, il goffo tentativo di protezione, la solitudine. Mentre restano aperte fino alla fine le domande: che cos’è davvero una famiglia? Che cos’è la normalità?

    3. Nell’editoria per ragazzi la suddivisione in fasce d’età (6-9 anni, middle-grade, young adult…) influenza trama, atmosfera, stile e “tono” del libro. Mentre scrivevi Il registro delle bugie di Nikita Bloom, che tipo lettore/lettrice avevi in mente?

    Il registro delle bugie di Nikita Bloom nasce dal soggetto cinematografico per adulti con cui ho vinto il premio Solinas e la borsa di studio Claudia Sbarigia per i personaggi femminili. È diventato un romanzo per ragazzi per l’età della protagonista. Mi piace rivolgermi al lettore middle grade perché su quel confine tra infanzia e adolescenza, tra ciò che sono stato finora e ciò che potrei diventare, spesso accadono cose incredibili. Si cresce, si acquisiscono consapevolezze: proprio come succede a Bianca. Mi piace pensare che nel passaggio al romanzo e al middle grade, quel senso di precarietà affettiva e di malinconia del soggetto originario siano però rimasti intatti.

    4. Quale aspetto della storia ha richiesto un lavoro di revisione maggiore?

    La revisione maggiore è stata fatta sul finale. La prima versione aveva un finale che avevo successivamente cambiato rendendolo più soft. Il confronto con le editor di Mondadori hanno fatto emergere che il romanzo andava naturalmente, invece, verso il primo. È stata un’Epifania. Era come se la storia avesse una vita e una strada propria che andavano rispettate e assecondate. Ho riscritto gli ultimi capitoli con tutto quello che già era lì, aveva solo bisogno di essere svelato.

    Angela Giammatteo

    Angela Giammatteo nasce a Rionero in Vulture, in Basilicata. Dopo la laurea in Scienze della comunicazione, frequenta il Corso di formazione e perfezionamento per sceneggiatori RAI-Script per poi vincere nel 2014, con il soggetto cinematografico Nikita Bloom, il Premio Franco Solinas e la borsa di studio Claudia Sbarigia per il talento nel narrare i personaggi femminili. Oltre a sceneggiare graphic novel e cortometraggi – come la miniserie Anna quella che (non) sei – si occupa anche di formazione del personale e di scrittura. Nel 2018 pubblica la raccolta di racconti Agosto è una bugia (Catartica Edizioni).
    Per Mondadori Ragazzi esce Il registro delle bugie di Nikita Bloom (2025), il romanzo tratto dal soggetto cinematografico.

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