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LetteraFutura – Fellowship per scrittrici esordienti. Tre domande a Barbara Piccolo

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    Cos’è?  
    LetteraFutura è un programma di accompagnamento alla pubblicazione e promozione per scrittrici esordienti creato dall’Associazione MIA – che dal 2017 organizza il Festival InQuiete a Roma –  e dalla casa editrice Solferino con il sostegno di BPER Banca.

    Chi può iscriversi? 
    La partecipazione a LetteraFutura è riservata alle aspiranti esordienti che abbiano compiuto i 18 anni. Sono considerate esordienti tutte le autrici, anche autopubblicate, che non hanno mai pubblicato con una casa editrice italiana distribuita in libreria (la pubblicazione di racconti o poesie nel contesto di opere antologiche non conta).

    Che genere di opere è ammesso?
    Ogni scrittrice può proporre un solo romanzo, scritto in lingua italiana, di qualsiasi genere, tema o stile; la lunghezza dell’opera deve essere compresa tra le 200.000 battute (spazi inclusi) e le 600.000 battute (spazi inclusi).

    Quali sono le modalità e la deadline per candidarsi?
    Per partecipare occorre inviare entro le 12 del 5 giugno 2025 due copie stampate del proprio romanzo alla segreteria di LetteraFutura presso la sede di Associazione Mia a Roma, più un file PDF dell’opera alla PEC associazionemia@pec.it.
    I parametri di formattazione sono indicati nel bando. All’opera dovrà essere allegata una scheda di presentazione in cui, oltre ai dati personali dell’autrice, dovrà essere indicata una scrittrice che ha ispirato il romanzo (la scheda è disponibile alla voce “Bando 2025 – Scheda tecnica” del menu del sito LetteraFutura)

    E la premiazione?
    Le cinque opere finaliste saranno annunciate a settembre 2025 durante il festival Tempo delle Donne a Milano. La vincitrice verrà proclamata il mese successivo a Roma, al festival inQuiete. In palio ci sono un contratto di pubblicazione con la casa editrice Solferino e un tour promozionale in otto tappe organizzato e curato da inQuiete.

    La terza segnalazione di “Avviso ai naviganti” (che per l’occasione diventa “Avviso alle naviganti”) è dedicata alla fellowship LetteraFutura. Ne abbiamo discusso con Barbara Piccolo, responsabile della libreria femminista Tuba di Roma, cofondatrice di InQuiete Festival e giurata di LetteraFutura. 

    Buona lettura!

    1. LetteraFutura è arrivata alla quinta edizione, coinvolgendo negli anni centinaia di aspiranti scrittrici: raccontaci con che spirito è nata e perché avete scelto di rivolgervi solo alle autrici.

    Anche se la situazione sta notevolmente migliorando negli ultimi anni, la scrittura delle donne è stata spesso considerata di nicchia, come se scrivessero soltanto storie minori, destinate per lo più alle lettrici, e non fossero capaci di prendere parola pubblica ed esprimersi sui temi diversi e universali. Così, in linea con il nostro inQuiete Festival di Scrittrici a Roma, abbiamo deciso di dedicare LetteraFutura esclusivamente alle esordienti di tutte le età.
    Quando abbiamo immaginato LetteraFutura, però, ormai 5 anni fa, volevamo proporre un progetto diverso da un premio letterario tradizionale. Per questo ci siamo ispirate alle fellowship di stampo anglosassone ideando un percorso più completo che non si conclude con la premiazione ma va dalla selezione alla promozione in libreria.

    2. In quanto lettrice e in quanto libraia, che genere di storie ameresti intercettare? Ci sono temi, punti di vista, sensibilità di cui senti la mancanza nel paesaggio editoriale di oggi?

    Proviamo a intercettare punti di vista inediti e storie che, da angolature originali, raccontano la centralità delle donne. Tra poche settimane, ad esempio, sarà in libreria per Solferino Come le lucciole di Francesca Pongiluppi che ha vinto l’edizione 2024 e che, tra i vari temi affrontati, prova a fare luce sull’esperienza coloniale italiana in Africa, troppo spesso rimossa.

    3. Dicci qualcosa in più del tour promozionale. Che significato gli attribuite? Quali realtà avete coinvolto finora e con che riscontri?

    È imprescindibile sostenere le autrici soprattutto dopo la pubblicazione. I dati della lettura sono sconfortanti, sappiamo tutte che in Italia vengono pubblicati ogni anno moltissimi volumi che poi vendono poche copie.
    L’obiettivo di LetteraFutura invece è proprio quello di sostenere i romanzi premiati, facilitarne la circolazione e accompagnarli nel mondo. Per questo il progetto prevede una strategia social ad hoc, un ufficio stampa dedicato e un tour promozionale in 8 tappe su scala nazionale dove la nostra esordiente dialoga di volta in volta con una autrice più affermata, una sorta di madrina: sappiamo molto bene quanto è difficile far incuriosire il pubblico per una voce nuova!
    Siamo convinte che i nuovi talenti vadano accompagnati e ascoltati con cura e professionalità in tutte le fasi e per le presentazioni ci affidiamo a librerie e spazi accoglienti, spesso gestiti da donne con le quali siamo in connessione, che ci garantiscono una promozione mirata sui territori.

    Redazione Belleville